Fieri di essere organismi ospiti del Premio Letterario Internazionale
LA LUNA E IL DRAGO CAFFE' LETTERARIO
Complimenti a Valerio Di Paolo vincitore del Premio Speciale Pro Loco con la poesia “Ballata in memoria di George Floyd”.
LA LUNA E IL DRAGO CAFFE' LETTERARIO
Complimenti a Valerio Di Paolo vincitore del Premio Speciale Pro Loco con la poesia “Ballata in memoria di George Floyd”.
Ballata in memoria di George Floyd
di Valerio Di Paolo Autore Premio Speciale Pro Loco Limbiate Dove eri quando l’aria è andata via? Aggiungevi mattoni a quel tuo muro? Eri dietro il muro a lavare le tue mani? Le lavavi prima di usare il tuo fazzoletto bianco? Si, il fazzoletto bianco che tieni nel taschino, quello del tuo doppio petto grigio. Io lo so dove eri: mettevi ordine in quella tua coscienza il bianco sempre dalla parte giusta, il nero sempre da quell’altra parte mentre tenevi fisso un occhio sul mirino. Dove eri quando mi mancava l’aria? lo sapeva perfino l’asfalto della strada lo sapeva perfino l’aria che voleva entrare. Io lo so, è che non voglio imparare che di aria non ce n’è per tutti. Allora rimani pure dietro al muro ad origliare, dietro al muro della tua paura: paura dei colori. Dove eri quando il tuo muro premeva forte sul mio collo? Ti ho visto nel tuo doppio petto grigio, indossavi solo occhi in bianco e nero ed i colori sono morti tutti dentro il grigio all’ombra del tuo maledetto muro. Allora premilo ancor più forte sul mio collo io guarderò il cielo oltre i mattoni. Lava pure il tuo fazzoletti bianco, fa che non ricordi niente di sporco. Io porterò con me mani di terra ed avrò sempre gli occhi rossi mentre penserai ancora che c’è chi ha l’anima e chi no. Ora dove tu non sei mai stato ho lasciato un guanto nero, cercherà un pugno chiuso che lo stringa forte. Allora tornerò e non ingoierò mai più la lingua ed urlerò che non respirerai meglio solo perché mi hai lasciato meno dell’ultimo respiro. Sognerò forte allora, sognerò dentro un pugno chiuso, il pugno che non aprirà i tuoi occhi ciechi e io respirerò senza catene al collo dietro i miei occhi chiusi. |